Recensione Anbernic RG351P. Buona console ma...

La Anbernic sta diventando famosa nel mondo del retrogaming grazie alle sue console che si differenziano per qualità e prestazioni rispetto alle solite cinesate a cui siamo abituati.

Da luglio è disponibile la nuova RG351P, una versione migliorata della vecchia e ottima RG350 ormai datata.

Andiamo a vedere insieme come se la cava la nuova arrivata.

 

Unboxing

Poco da dire in questa sezione, la scatola appare molto scarna e fin troppo minimalista, in perfetto stile Abernic.
Al suo interno sono presenti:
- console RG351P
- cavo USB type-C - USB 2
- manualino di istruzioni

Le istruzioni sono in inglese e giapponese, ma in realtà mostrano solo le combinazioni dei tasti scorciatoia (es. come salvare o caricare i dati) e poche altre informazioni facilmente reperibili su internet.

 

Touch and Fell e Design

La console da subito una bella sensazione di robustezza e compattezza.
Risulta leggermente più piccola del suo predecessore e questo la rende ottima per essere portata in giro.

Nella parte superiore abbiamo i pulsanti L1,L2 ed R1,R2 uno accanto all'altro come nelle versioni precedenti, non dico che sia una cattiva soluzione, ma può capitare di voler premere R2 e prendere per sbaglio anche R1. Continuiamo con 2 porte USB type-C ODB che fungono da ingressi per la ricarica della console, per lo scambio dei file da pc ed anche per attaccare periferiche esterne come joystick, ottima funzionalità ma poco sfruttabile visto che, a differenza delle vecchie versioni, perde l'uscita HDMI e quindi non è possibile proiettarla su uno schermo più grande (fondamentale per il multiplayer). Completa la parte superiore un ingresso jack da 3.5 pollici per le cuffie.

Sui lati abbiamo, da una parte il pulsante di accensione, mentre dall'altra un'apprezzatissima levetta del volume (odio le combinazioni di tasti per il volume).

Sotto sono presenti il bottone di reset e la porta TF per inserire una SD card fino a 256GB (non vi dico le bestemmie per rimuovere il sigillo di protezione alla SD card).

Sul retro abbiamo due comode zone in gomma che aumentano il grip durante il gioco.

Sul davanti è presente lo schermo da 3.5 pollici (stesse dimensioni dei suoi predecessori), 2 levette analogiche, START e SELECT ed i pulsanti di gioco che hanno un buon feedback, anche se restano un pò troppo alti per i miei gusti, ma la giocabilità è comunque assicurata.

Nota positiva per le levette analogiche è la presenza del tasto di pressione, quindi per capirci, abbiamo anche i bottoni L3, R3.

 

Specifiche tecniche

Nel 2019 la Anbernic uscì con la RG350 che ebbe un'ottima critica e portò ad una versione migliorata a marzo 2020 con la RG350M. Ora che abbiamo tra le mani la RG351P mettiamo a confronto queste tre console per vedere le migliorie apportate.

La prima cosa che salta all'occhio sono le dimensioni ed il peso più contenuti, e come già detto questo un sicuramente un PRO.
Migliorano anche processore, passiamo da 1Ghz a 1.5Ghz, e RAM che raddoppia ed arriva ad 1GB DDR3.
La capienza della batteria viene aumentata fino a 3.500 mAh che garantisce dalle 5 alle 6 ore di gioco in base all'emulatore scelto (quando si prendono giochi in 3d la batteria si scarica più velocemente).

Passiamo invece ora alle note dolenti, ovvero la risoluzione dello schermo e l'uscita HDMI.
La RG350 aveva una risoluzione di 320x240 pixel, che era un pò il tallone di Achille della console. Ascoltando le lamentele dei consumatori nella versione RG350M aumentarono la risoluzione a 640x480 mantenendo però lo stesso processore e la stessa RAM che ne risentirono pesantemente in termini di prestazioni.
Nella RG351P, nonostante abbiano potenziato l'hardware, il display è stato ridotto a 320x480 pixel e questa è davvero una pecca grossa su una console che poteva battersela per il titolo di miglior console arcade.

Era uscita con il supporto WiFi per permettere a due console di giocare insieme, ma a seguito di problemi riscontrati da parte degli utenti che lamentavo un forte aumento del rumore delle case una volta attivato, il WiFi è stato rimosso e non è più una funzione utilizzabile.

Altro grosso problema, perlomeno per me ma magari non a tutti interessa, è la mancanza dell'uscita HDMI come già accennato. Perchè mi dai la possibilità di collegarci fino a due Joystick via cavo se poi non me la fai collegare al televisore??

 

Sistema operativo

Anche in questo caso ci sono pro e contro.
L'interfaccia non mi dispiace, ogni emulatore occupa l'intero schermo e si può scorrere a destra e sinistra come fossero delle slide per ognuno.

I problemi vengono fuori una volta entrati all'interno della lista giochi. I titolo sono abbastanza grandi, ed ok che in uno schermo piccolo questa è cosa gradita, ma la maggior parte dei titoli risulta troncata e, soprattutto nei casi in cui ci sono più voci dello stesso gioco, si è costretti ad aspettare l'animazione di scorrimento per capire quale versione stiamo aprendo.

Altra cosa che non ho capito è il sistema. A prima vista sembra che la console utilizzi Emuelec basato su EmulationStation, i menù di sistema sono quelli ed anche le funzioni veloci come la ricerca di un titolo, la possibilità di aggiungere preferiti, ecc..

Quando però si vuole uscire da un gioco (scorciatoia L3+R3) appare il menù di Retroarch!
In pratica la console parte con Emuelec, poi usa Retroarch per avviare i giochi e quando uscite dovete uscire anche da Retroarch stesso per poter tornare alla schermata principale... ma che c***o di giro si sono inventati??

Non era più semplice fare tutto con Retroarch a questo punto? Oppure programmare un pochino meglio Emuelec per uscire dai giochi senza tutti questi passaggi?

Boh questa cosa è talmente strana che non riesco a immaginare il perchè di tale scelta.

 

Gameplay

Anche qui abbiamo luci e ombre.
Partendo dai titoli arcade classici, possiamo dire che l'emulazione è fluida sia per il video che per l'audio. Le proporzioni sono ben mantenute ed è davvero un piacere giocare con questa console (se non fosse per quel maledetto 320x480!!!).

Giochiamo tranquillamente anche ai titoli per PS1 che non mostrano scatti o lag nell'acquisizione dei comandi.
L'emulazione della Nintendo 64 poi è la migliore vista in una console arcade finora, in assoluto!
Il problema vero viene fuori nei titoli superiori come Nintendo DS, Dreamcast e PSP: sono ingiocabili.
Ma non in termini di "scatta un pò ma amen" ... no no scattano proprio come dannati tanto che risulta fastidioso anche l'audio, e ti viene da chiederti perchè cavolo hanno sprecato spazio per metterceli!

A parte queste note dolenti però, la batteria garantisce dalle 5 alle 6 ore di gioco con una carica che sono più che sufficienti per non doverla sempre attaccare al cavo.

 

Considerazioni

Siamo arrivati alla parte più complicata...
Allora....

La console costa ad oggi, 7 dicembre 2020, 99.00 € se comprata su Amazon ed a mio avviso è un prezzo troppo alto in relazione alle performance.

Il fatto che nonostante il processore e la RAM più potenti i giochi della PSP o del Dreamcast non sono fluidi nemmeno con una risoluzione così bassa mi lascia molto perplesso.

Secondo me il prezzo adatto a questa console su Amazon, con tempi di consegna di circa una settimana, è di 80.00 €, se a quel prezzo la trovate in Cina ma vi tocca aspettare due mesi per averla vi dico da subito che non ne vale la pena.

A 90.00 € ci sono valide alternative come la Retroid Pocket 2 con Android all'interno, ma ve ne parlerò a breve in un video di confronto.

 

VOTO
7.5 /10
PRO   CONTRO
- robusta e compatta   - prezzo troppo alto
- durata della batteria   - risoluzione solo 320x480 pixel
- possibilità di collegare fino a 2 joystick via cavo   - niente uscita HDMI
- ottima per Arcade classici   - pessima emulazione di PSP e Dreamcast
- ottima per Nintendo 64 e PS1   - niente WiFi